Numerose sono le chiesette votive sparse sul territorio delle Valli del Natisone e del Judrio. Sono edifici di architettura tipica risalenti ai sec. XV e XVI e generalmente ubicate sulla sommità di un colle, a mezza costa di un saliente, nelle vicinanze di ruderi mediovali, più raramente presso i paesi. Generalmente sorgono infatti in zone isolate e piuttosto lontane dai centri abitati in quanto il territorio in esame fu teatro fin dai primi secoli dell´era cristiana di invasioni che costrinsero alla ricerca di posizioni che preservassero da eventuali saccheggi.
E´opportuno ricordare che il termine votive è usato quasi sempre impropriamente
almeno nel significato che noi oggi attribuiamo al termine, in quanto durante le visite pastorali vengono definite campestri o alpestri.
Le caratteristiche architettoniche di queste chiesette hanno risentito dell´influenza transalpina in particolare del gotico sloveno ad opera dei cosiddetti maestri di Skofja Loka, in particolare Andrea da Skofja Loka, conosciuto soprattutto per aver legato il suo nome alle chiesa-grotta di San Giovanni d´Antro.
La loro caratteristica distintiva è rappresentata dal soffitto dell´abside, sostenuto da muri portanti disposti a poligono irregolare, a volte suddiviso da losanghe mediante costoloni in pietra o stucco che s´intrecciano a rete.
Queste chiesette sono da ricordare inoltre per un altro elemento artistico di rilevante importanza che è quello rappresentato dall´altaristica lignea seicentesca e settecentesca di ricca ornamentazione ad opera delle botteghe di Caporetto (zlati oltar) che nei secoli del barocco operarono anche nel Cividalese.
Un percorso importante nel patrimonio storico ed artistico delle Valli del Natisone.
Tratto da Chiesette votive da San Pietro al Natisone a Prepotto di Tarcisio Venuti
Nella foto l'altare ligneo dorato della chiesetta di Santa Lucia a Cravero (San Leonardo)
(photo Alberto Dorbolò)